Spazi e attrezzature
Cambiando i metodi di insegnamento cambiano anche i modi di progettare e costruire le nuove scuole e le aule.
L’utilizzo diffuso delle nuove tecnologie, come la lavagna interattiva multimediale (LIM), il tablet, le lezioni via web e la formazione a distanza quanto mai indispensabile in un periodo come quello che stiamo vivendo , porta a disegnare. Come ripensare lo spazio e il tempo dell’apprendimento?
A questa domanda risponde, in primis, il progetto di ricerca Indire “Quando lo spazio insegna”, a partire dalla scuola, intesa non solo come edificio, ma come luogo educativo.
L’aula, l’unità spaziale intorno alla quale si è finora costruita la scuola, viene ripensata con un’architettura in grado di sfruttare a pieno le potenzialità comunicative, didattiche e sociali offerte dall’innovazione tecnologica. Un’aula che attraverso l’evoluzione dei suoi spazi, fisici e digitali, dia nuova centralità a insegnanti e studenti, che favorisca la collaborazione, la ricerca, la riflessione, la costruzione e la condivisione della conoscenza. Un’aula connessa e aperta al mondo.
Flessibilità e modularità sono i concetti-chiave sui quali si sta costruendo una nuova idea di “scuola”, in linea con gli stili cognitivi della società odierna. É importante riconfigurare gli ambienti dell’apprendimento per creare uno spazio dove aree didattiche, laboratoriali e di socializzazione si integrino.
Questo spirito didattico ed educativo è in linea con la filosofia del Centro Ologea, nel quale l'apprendimento rappresenta un momento fondamentale nel panorama di esperienze che la persona compie nella sua vita. Il sapere diventa l'obiettivo ultimo da conseguire attraverso le diverse strategie didattiche, ma al tempo stesso è il mezzo con il quale la persona realizza se stessa e diviene consapevole di sé.