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PROGETTI PER LA FAMIGLIA
    
La famiglia costituisce per sua natura il “luogo” protetto, sicuro e accogliente per l’essere umano e; qualora questo non accadesse si possono costatare le ricadute dal punto di vista emotivo e psicologico: le conseguenze che ne derivano confermano quanto sia importante che l’ambiente familiare sia caratterizzato da relazioni basate sull’amore, sull’accoglienza e la condivisione con le persone significative (caregiver) che si prendono cura del bambino e lo educano alla cratività, alla libertà, ai valori, ai principi morali e alle regole della convivenza civile. La maturazione equilibrata del bambino dipende in larga parte dalla comunicazione e dai comportamenti che vengono messi in atto dagli adulti nei confronti del bambino; quest’ultimo imita i modelli educativi, li fa propri e su di essi regola le sue emozioni e le reazioni successive.

Alla luce di questa pedagogia pratica il centro Ologea costruisce progetti, organizza serate, incontri e percorsi pensati e realizzati per le famiglie con figli da 0 anni fino all’adolescenza inoltrata. L’esperienza vissuta al centro fa sì che i genitori si sentano accolti, non giudicati causa i modelli educativi adottati e sperimentano schemi comportamentali diversi che offrono loro l’opportunità di riprendere in modo più funzionale il cammino di crescita prima di tutto personale e poi calati nel ruolo di genitori.
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IL BULLISMO

Il bullismo è un fenomeno largamente diffuso tra i preadolescenti e adolescenti. È una forma di comportamento aggressivo e si connota di tre aspetti: intenzionalità, il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente e consapevolmente; sistematicità l’azione aggressiva viene messa in atto più volte e si ripete nel tempo; asimmetria di potere, tra le parti coinvolte (il bullo e la vittima) c’è una differenza di potere, dovuta alla forza fisica, all’età o alla numerosità quando le aggressioni sono di gruppo. La vittima, in ogni caso, ha difficoltà a difendersi e sperimenta un forte senso di impotenza. il bullismo non è un problema di singoli individui, ma è piuttosto il risultato di un’interazione sociale, in cui gli adulti educatori e gli spettatori svolgono un ruolo essenziale nel mantenere o modificare l’interazione.

L’intervento diretto e specifico sulla vittima pertanto, pur essendo individualmente efficace, non lo è per quanto riguarda la riduzione del fenomeno nella sua sistematicità. Quella vittima cesserà di essere tale e il bullo ne cercherà presto un’altra nel medesimo contesto; da tutto ciò nasce l’impegno a cercare nuove forme di educazione al benessere psicologico e di prevenzione del disagio.

La scuola svolge, dal canto suo, un ruolo fondamentale nell’intervento e prevenzione del bullismo; può essere esperienza di convivenza serena e costruttiva, imparando a gestire il conflitto attraverso una comunicazione efficace e pacifica nel rispetto delle opinioni altrui. La classe, nello specifico, può diventare il luogo dove ci si confronta, dove si manifestano alcune emozioni e dove si possono trattare le situazioni che riguardano il gruppo-classe ma anche il singolo.  

Il centro Ologea attento al fenomeno del bullismo ha proposto alle scuole del territorio e in collaborazione con i comuni limitrofi il progetto “Svitiamo i bulloni – Scuola debullizzata” studiato per gli studenti, i docenti e le famiglie calibrato su un intervento psico-pedagogico e sociale strategico fornendo alle famiglie strumenti concreti, per avviare assieme ai figli una comunicazione efficace e potenziante in ambito sociale e relazionale.
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