Ologea

OLOGEA

Formazione Educazione Didattica

TEST CENTER AICA

PROGETTI

FORMAZIONE

DALLA PREVENZIONE AL PENSIERO CRITICO, DALL’AUTONOMIA ALLA RELAZIONE

FILOSOFIA PER L'INFANZIA

La filosofia per l’infanzia è un approccio educativo che aiuta i bambini a porsi le domande e a ricercare le risposte, stimola la riflessione e sviluppa la capacità di dialogo con curiosità e desiderio di comprendere il mondo.

I bambini, con il loro sguardo curioso, sono naturalmente inclini a comprendere la realtà. Educarli alla filosofia significa aiutarli a sviluppare una mente aperta, capace di valutare diverse prospettive e fare scelte consapevoli.

Il processo dell’educazione che significa “portare fuori”ex, “fuori” e ducere, “trarre”, “condurre”) ciò che c’è sotto forma di seme guida il bambino nella crescita e nella costruzione di relazioni interpersonali significative con gli altri.

DURATA

Il progetto ha durata ciclica nel corso dell’anno scolastico.

Il concetto è stato sviluppato dal filosofo e educatore Matthew Lipman negli anni ‘70. L. sosteneva che la filosofia dovesse essere introdotta fin dalla scuola primaria per potenziare le capacità logiche, argomentative e sociali dei bambini. Il suo metodo si basa sul dialogo socratico e sulla comunità di ricerca, in cui i bambini imparano a comprendere l’importanza del “chiedersi, domandarsi” sul mondo e sulle cose che accadano.

Il progetto si sviluppa attraverso il dialogo: si discutono i temi vicini alla loro esperienza quotidiana, come l’amicizia, la giustizia, il bene e il male, la libertà, l’uguaglianza, la solidarietà utilizzando storie, fiabe, racconti, oppure attraverso il gioco per la prima infanzia.

CYBERBULLISMO E BULLISMO

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene online tramite social, chat, email e altri strumenti digitali. Consiste in offese, minacce o umiliazioni che si diffondono rapidamente e in modo spesso anonimo, rendendo difficile per la vittima difendersi.

Il bullismo è un comportamento aggressivo e ripetuto che coinvolge non solo bullo e vittima, ma anche il gruppo che può influenzare la situazione. Entrambi i fenomeni causano sofferenza psicologica, con ripercussioni che possono durare lungo tutto l’arco della vita.

DURATA

Il progetto, se presentato a scuola, ha la durata dell’anno scolastico.

MODALITÀ

Nella scuola, gli interventi avvengono in forma laboratoriale, interattiva e dialogica in classe e con gli insegnanti coinvolti e possono far parte integrante dell’Educazione Civica e Cittadinanza attiva. Ogni progetto sul bullismo viene realizzato tenendo presenti le esigenze specifiche della scuola che richiede l’intervento educativo. Gli incontri previsti nei comuni hanno l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, sempre più diffuso, attraverso una serie di appuntamenti informativi e formativi.

Il CYBERBULLISMO è una forma di BULLISMO che si manifesta nel mondo digitale e consiste nell’intimidire, discriminare, aggredire l’altro tramite l’utilizzo di dispositivi elettronici e delle loro applicazioni: social network, chat, sms, email, servizi di messaggistica istantanea, foto, video, siti web.

Il primo a usare la parola bullying è stato, negli anni ‘70, lo psicologo svedese Dan Olweus, pioniere delle ricerche sul bullismo in ambito scolastico e lo definisce un fenomeno di disagio relazionale che coinvolge il gruppo, il quale assume un peso nelle dinamiche che si creano tra bullo e vittima. Il gruppo, infatti, può assumere un ruolo preciso decidendo di sostenere la vittima piuttosto che il carnefice o viceversa.

Il BULLISMO rientra nella categoria della violenza: emotiva, psicologica oltre che fisica. L’aspetto importante che va sottolineato del bullismo è la ripetizione dell’atto: si creano delle “ferite” che vanno a incidere sull’equilibrio psicofisico della vittima. La dinamica del bullo si può esaurire in pochi minuti, mentre per la vittima questo virus penetra nei pensieri e nelle sue emozioni con ripercussioni negative sul modo di guardare il mondo, la vita e le relazioni interpersonali.

Uno dei problemi del fenomeno del cyberbullismo, invece, è la velocità con cui le informazioni vengono trasmesse in rete: la vittima rimane letteralmente invischiata e incapace di liberarsi dalla tela costruita da questo macchinoso mondo virtuale. Il lato oscuro del cyberbullismo è l’anonimato del cyberbullo: non vi è con la sua vittima, un reale contatto vis-à-vis (come accede nel bullismo), che renderebbe immediate ed evidenti le conseguenze di un atto aggressivo di bullismo sulla vittima.

Il Cyberbullismo diffonde in pochissimi secondi qualsiasi messaggio, immagine, video, anche a contenuto sessuale, con l’aggravante di rendere colui che dà inizio alle danze completamente o in gran parte ignaro delle conseguenze di un simile gesto. Il cyberbullo ha la tendenza a manipolare gli altri per perseguire gli interessi personali; mostra egocentrismo e senso di superiorità, o una bassa autostima mascherata da un atteggiamento spavaldo, o ancora sprezzante delle regole e il suo è un atteggiamento impulsivo e aggressivo con i coetanei, e con gli adulti e, infine, manca di empatia e di competenze sociali.

Gli adolescenti vittime spesso non cercano l’aiuto degli adulti per vergogna, scarsa fiducia e paura di poter essere ricattati. Riescono anche a colpevolizzarsi, a pensare di meritare, in qualche modo, le persecuzioni di cui sono vittima per via di qualcosa di sbagliato in loro. Vivono Comportamenti di reazione quali ansia, apatia e depressione, attacchi di panico, isolamento, difficoltà nel dormire, ripercussioni sulle abitudini alimentari: tendenza a mangiare poco o, al contrario, a eccedere con il cibo, improvvisi comportamenti aggressivi, cambi di umore, autolesionismo e nei casi peggiori, pensieri suicidari.

D’altro canto non sempre i genitori hanno la possibilità di accorgersi facilmente di queste dinamiche, spesso rinchiuse in uno smartphone che ormai viene concesso a bambini e ragazzi sempre più precocemente: tutto ciò comporta che sovente la famiglia è l’ultima a sapere, oppure non ha gli strumenti per affrontare la situazione o si focalizza su altri problemi del figlio.

È necessario agire con interventi concreti sia nei confronti della vittima che del bullo attraverso attività di ascolto e dialogo per comprendere le dinamiche psicologiche e comportamentali che spingono a diventare cyberbulli e vittime di questi ultimi. Valorizzare gli aspetti costruttivi della persona per ricercare e sperimentare alternative reali in entrambi i casi; far riflettere su cosa significhi e comporti essere costantemente aggrediti: e aggredire; imparare a mettersi nei panni degli altri per capire cosa significa esercitare il bullismo. È fondamentale interpellare la famiglia e la scuola per creare una rete coesa e incisiva.

Tre differenze distinguono il bullismo dal classico litigio o conflitto. La prima differenza è l’ASIMMETRIA DI POTERE: nella dinamica del litigio c’è un sostanziale equilibrio di potere ad es. lite tra due ragazzini della stessa età. Nel bullismo c’è uno squilibrio ad es. un gruppo contro un singolo; o un ragazzo più grande contro uno più piccolo. La seconda caratteristica è la RIPETIZIONE NEL TEMPO: se tutti i giorni, come una goccia che scava la roccia, il comportamento aggressivo, si reitera continuamente siamo nel registro del bullismo. La terza caratteristica è l’INTENZIONALITÀ: questa caratteristica può creare equivoci, nel senso che se si deduce che se c’è inconsapevolezza emotiva non c’è bullismo!!

EDUCAZIONE FINANZIARIA

Si tratta di una proposta educativo-finanziaria che declina le dinamiche del denaro e le conseguenze che incidono sulle azioni e sui comportamenti.

Alla luce delle neuroscienze risulta fondamentale lavorare sulle connessioni neuronali molto plastiche a partire dall’infanzia, al fine di costruire percorsi di pensiero, atteggiamenti e scelte consapevoli che permettono l’instaurarsi di abitudini funzionali all’autonomia finanziaria in età adulta. 

La mentalità finanziaria consente al bambino, all’adolescente, al giovane, all’adulto di diventare responsabile della gestione delle proprie risorse economiche in funzione dei propri bisogni, in relazione con l’ambiente circostante e con gli altri.

DURATA

Il progetto ha la durata dell’anno scolastico.

MODALITÀ

Nella scuola, gli interventi avvengono in forma laboratoriale, interattiva e dialogica in classe e con gli insegnanti coinvolti e possono far parte integrante dell’Educazione Civica e Cittadinanza attiva.
I percorsi previsti per i comuni hanno l’obiettivo di sensibilizzare la collettività nella gestione del denaro, negli investimenti e nella conduzione finanziaria della famiglia.

Il percorso dell’educazione finanziaria fin dall’infanzia persegue diversi obiettivi tra i quali risulta fondamentale l’acquisizione della consapevolezza nella gestione del denaro; la sensibilizzazione al riuso e alla lotta contro gli sprechi.
Capire il valore delle cose fa acquisire al bambino, al preadolescente e all’adolescente quella forma di mindset (mentalità) che consente di apprendere l’idea che il denaro è al suo servizio per renderlo un cittadino attivo e proattivo verso la collettività.

La scuola gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di una mentalità educativo-finanziaria e inserisce questa tematica all’interno dell’educazione civica e nelle aree che costruiscono l’assetto educativo didattico della scuola. Spiegare il significato dell’economia in generale sin dall’infanzia significa condurre il bambino verso uno stile di vita individuale rispettoso della natura, di se stesso e degli altri. Il filo conduttore del percorso trae ispirazione dall’AGENDA 2030 dell’ONU. Alcuni argomenti che costituiscono l’ossatura del percorso cercano di far comprendere la necessità di uno sviluppo ecosostenibile in relazione agli obiettivi dell’Agenda che sono stati assunti anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Gli adulti formati all’educazione economico-finanziaria sono in grado di gestire il proprio denaro e diventare consapevoli riguardo l’importanza che riveste una mentalità proattiva e organizzata in modo efficente ed efficace.

BAILANDO Y TOCANDO

Il ritmo che unisce, il movimento che libera

Il Progetto Formativo di Danza & Musica Flamenca “Bailando y Tocando” è aperto a ragazzi, ragazze e adulti, con o senza disabilità, e nasce per promuovere il benessere psicofisico attraverso il potere del movimento e della musica.

L’attività, dolce e progressiva, combina esercizi musicali (come le palmas, il battito delle mani a tempo) con movimenti propri della Danza Flamenca e della Musica. Questa sinergia permette ai partecipanti di sviluppare gradualmente una maggiore percezione del proprio corpo, imparando ad ascoltarlo e ad esprimerlo in modo sempre più consapevole. È un progetto che unisce, in un viaggio, le persone con e senza disabilità, creando legami autentici e superando ogni barriera. La finalità del progetto è di inclusione autentica, favorendo l’integrazione tra persone con diverse abilità. L’obiettivo è superare la visione assistenzialistica della disabilità, riconoscendo in ogni individuo una persona autonoma, capace di esprimere la propria creatività e la propria energia.

Lucia Tosto

Guidati da Lucia Tosto, i partecipanti troveranno un ambiente accogliente e privo di giudizio, dove sentirsi liberi di esprimersi — con il corpo, con lo strumento o con entrambi — vivendo pienamente il piacere di muoversi, creare e condividere.

Lucia Tosto nasce a Barcellona (Sicilia) nel 1965. A soli 8 anni inizia a danzare e, a 20, compie i primi passi in una danza spagnola che scoprirà poi essere la Sevillana: il suo primo incontro con il flamenco, arte che qualche anno più tardi le entrerà profondamente nell’anima.
Dieci anni dopo diventa coreografa e ballerina con il Gruppo di Danza e Teatro Agorà. L’anno seguente inizia a insegnare danza moderna e si appassiona alle danze caraibiche.

Nel 1992 si trasferisce in Friuli, dove coltiva la passione per il flamenco perfezionando tecnica e coreografia. Frequenta corsi in Andalusia, regione culla di questa arte, e si forma nella prestigiosa Academia de Baile “Amor de Dios” di Madrid, dove sono passati tutti i grandi nomi del flamenco.
Organizza i primi corsi di baile flamenco a Udine, da cui nascerà l’idea di un progetto artistico e culturale destinato a crescere negli anni. Partecipa a numerosi stage e laboratori con maestri spagnoli di fama internazionale, scrive e coreografa lo spettacolo Plaza de Toros — un musical di danza, recitazione e musica dal vivo ispirato alla Carmen e alle simbologie ispaniche — portato in scena al Teatro Palamostre di Udine con bambini, ragazzi e adulti.

Nel 1999 fonda con le sue allieve il gruppo Estrellas Flamencas, che abbina danza dal vivo e recitazione di poesie di Federico García Lorca.

Nel 2002 si diploma con il massimo dei voti come Maestra Coreografa A.N.M.B., ottenendo l’abilitazione all’insegnamento “Coreographic Team”.
Nel 2005 realizza un progetto didattico per le scuole, “Storia e cultura del flamenco”, volto a insegnare lingua e cultura spagnola attraverso la danza.
L’anno seguente fonda l’Associazione Viento Flamenco , con l’obiettivo di diffondere la danza e la cultura Flamenca in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Da allora ne cura la Direzione Artistica, collaborando con musicisti e cantanti di fama nazionale e internazionale.

Nel 2012, insieme alla danzatrice del ventre Bruna Maria Rotunno (Soraya) e ad altri musicisti, fonda la Compañía Al-Hambra, portando in scena Al Qantara (Il Ponte), uno spettacolo che fonde flamenco, danza orientale e flamenco arabo: un viaggio musicale dal Maghreb alla Spagna, ponte tra due culture affascinanti e ricche di reciproche influenze.

Dal 2015 realizza progetti di danza, movimento e musica per l’inclusione di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, offrendo loro l’opportunità di vivere esperienze artistiche e fisiche che spesso restano precluse. Le sue coreografie combinano musica Flamenca con fusioni di altri generi.

Nel 2017 vince il 1° Premio Internazionale Maria Cumani Quasimodo nella sezione danza con la coreografia Farruca eseguita insieme a musicisti di grande talento. La premiazione si tiene presso la prestigiosa scuola CET di Mogol.

Oggi Lucia è il Direttore artistico e coreografico dell’Associazione Viento Flamenco, considerata uno dei centri di flamenco più importanti in Italia, grazie anche alle numerose produzioni con musica dal vivo e ospiti internazionali.

Per lei, la danza non è solo arte:
“La danza è vita, respiro, amore e calore. È quella compagna che tutti vorrebbero al proprio fianco.”

I Benefici della Danza Flamenca Il “Flamenco” non è solo danza: è un’esperienza completa che coinvolge corpo, mente e cuore. I suoi benefici sono molteplici e profondi:
  • Miglioramento della coordinazione motoria
  • Maggiore elasticità corporea
  • Aumento della percezione di sé attraverso il suono e il movimento
  • Espressione della personalità e valorizzazione dei propri potenziali
  • Migliore ascolto del corpo
  • Potenziamento dell’autostima
  • Sviluppo della relazione con gli altri tramite il movimento
  • Miglioramento dell’umore
  • Benessere psico-fisico generale
  • Affinamento della consapevolezza di sé
Il progetto mira a creare un ponte di incontro tra persone, con diverse abilità, le loro famiglie e l’intera comunità. L’obiettivo è offrire un’esperienza nuova, in cui danza e musica diventino strumenti per incontrarsi al di là delle differenze psico-fisiche, favorendo la conoscenza reciproca e il rispetto. La musica Flamenca, con i suoi ritmi vivaci e coinvolgenti, entra in risonanza con i nostri ritmi fisiologici, generando sintonia interiore. Da questo incontro nascono emozioni positive e sentimenti profondi: serenità, gioia, fiducia in sé stessi e intimità con la propria essenza. Forse è proprio per questo che il flamenco viene spesso definito “la danza dell’anima”.

LEADERSHIP CONSAPEVOLE

Propongo percorsi formativi e di coaching per supportare persone e organizzazioni ad affrontare le sfide del cambiamento, della complessità e della leadership, partendo dalla consapevolezza di sé e del contesto.

Ogni intervento è uno spazio di osservazione e riflessione, pensato per sviluppare una lettura più profonda del proprio agire e abitare il ruolo con maggiore responsabilità e presenza.

DURATA

Il percorso prevede incontri di 1 ora e mezza, una volta a settimana, per la durata totale di 6 ore complessive.

MODALITÀ

I percorsi verranno svolti presso il centro Ologea oppure online sulla piattaforma dedicata.

Le sessioni in presenza prevedono l’interazione tra i partecipanti per simulare e approfondire le dinamiche esperienziali aziendali.

I colloqui individuali vengono svolti anch’essi in presenza e online come spazi di riflessione e di confronto per supportare cambiamenti personali e dell’organizzazione aziendale.

La consapevolezza, intesa come la capacità di osservare e comprendere ciò che accade dentro di sé e nel contesto in cui si agisce, è un presupposto fondamentale per affrontare le sfide attuali e in particolare:

  • il cambiamento e le sue implicazioni culturali, emotive e operative,
  • la complessità che caratterizza le relazioni, i ruoli e i sistemi,
  • la leadership nelle varie forme e come responsabilità diffusa e capacità di lettura del contesto,
  • le dinamiche relazionali nei gruppi di lavoro e nelle strutture organizzative,
  • lo sviluppo delle persone, delle loro competenze e della loro capacità riflessiva.

Approfondisco questi temi a partire dalle domande e dalle tensioni che emergono nella vita reale delle organizzazioni: quando serve ridefinire una direzione, affrontare una fase critica, ripensare il proprio modo di lavorare insieme.

Mi interessa comprendere come le organizzazioni cambiano e, soprattutto, come le persone possano attraversare queste trasformazioni in modo più consapevole, responsabile e coerente con i propri valori.

È proprio questa consapevolezza che rende possibile attivare processi in cui persone e organizzazioni si trasformano insieme, in un rapporto di reciproca influenza e crescita.

Credo che ogni cambiamento organizzativo significativo implichi uno sviluppo anche per le persone che vi operano, e che la maturazione individuale possa generare nuove possibilità per l’organizzazione nel suo insieme.

In questo ambito propongo interventi:

  • Formazione per gruppi e team, in cui affronto questioni organizzative, culturali e relazionali, con l’obiettivo di aprire spazi di pensiero condiviso, rafforzare la capacità di leggere ciò che accade e sostenere processi di apprendimento collettivo.
  • Percorsi individuali di coaching e riflessione professionale, rivolti a manager e persone con responsabilità, per accompagnare la rilettura del proprio ruolo, la gestione delle tensioni, l’orientamento nelle scelte e il consolidamento di una leadership più consapevole.

Ogni intervento nasce da un ascolto attento del contesto e si struttura come uno spazio in cui osservare, comprendere ciò che accade, dentro e fuori di sé.

Utilizzo strumenti del coaching umanistico, della lettura sistemica e integrale e del dialogo riflessivo, integrando approcci che aiutano a fare ordine, dare significato e aprire nuove possibilità di azione.

Lavoro con chi sente il bisogno di fermarsi, di dare senso a ciò che vive nel lavoro, e di affrontare le sfide organizzative partendo da sé.

CORSI INFORMATICA OVER 65

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) sono oggi uno dei principali strumenti di sviluppo economico, ambientale e sociale. La digitalizzazione non solo favorisce l’innovazione e la crescita professionale, ma è anche un potente mezzo per migliorare la qualità della vita e la partecipazione attiva dei cittadini alla società.

La trasformazione digitale della società stimola i cittadini ad acquisire competenze digitali per sentirsi parte integrante della comunità.

Le tecnologie dell’informazione sono uno dei fattori abilitanti dello sviluppo Il percorso over65 si rivolge ai cittadini di età superiore a 65 anni (d’ora in poi 65+) che desiderano apprendere o migliorare l’uso del computer e la navigazione in Internet.

DURATA

Ciclica in base ai moduli proposti.

MODALITÀ

In presenza presso il Centro Ologea.

Acquisire competenze digitali è fondamentale per accedere ai servizi pubblici online – come la prenotazione di visite mediche, la gestione della propria pensione e l’utilizzo di piattaforme governative; comunicare e interagire – tramite e-mail, social network e videochiamate per restare in contatto con famiglia, amici e comunità; proteggere la propria sicurezza online – imparare a riconoscere le truffe informatiche e navigare in modo consapevole e mantenersi aggiornati – sfruttare le risorse digitali per informarsi, apprendere nuove competenze e rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche.

EDUCAZIONE

CRESCERE INSIEME, IMPARARE PER SEMPRE

PER LA FAMIGLIA

La famiglia riveste il ruolo centrale nella prima formazione della persona e si identifica con l’ambiente sicuro e accogliente, fondamentale per lo sviluppo emotivo e psicologico del bambino: da ciò possono nascere – solo per citarne alcune – relazioni familiari, basate sull’amore, il riconoscimento dell’identità dell’altro e della sua unicità e la condivisione.

Il centro Ologea si inserisce in questo contesto offrendo supporto ai genitori attraverso progetti e incontri, aiutandoli a migliorare e arricchire il loro approccio educativo verso i figli e nello stesso tempo evolvere assieme a loro per realizzare la “quotidianità di senso”.

L’importanza fondamentale dell’ambiente familiare nello sviluppo infantile è confermata da numerosi studi di psicologia evolutiva. L’attaccamento sicuro, ovvero il legame stabile e affettuoso tra il bambino e i suoi caregiver, favorisce l’autostima, la regolazione emotiva e la capacità di instaurare relazioni sane in età adulta.

Al contrario, un ambiente disfunzionale può generare insicurezze e difficoltà comportamentali. In questo senso, centri come Ologea offrono un valido sostegno ai genitori, aiutandoli a comprendere l’impatto delle loro azioni e a sviluppare strategie educative più efficaci.

GIUSTIZIA RIPARATIVA

Quando si commette un reato, spesso pensiamo che l’unica risposta possibile sia la punizione. Chi sbaglia deve pagare! Ma cosa succede alla vittima? Cosa succede a chi ha causato il danno? E la società, cosa impara da tutto questo? Attraverso queste domande nasce un approccio diverso di affrontare i conflitti e i reati: si chiama giustizia riparativa.
La giustizia riparativa parte da una domanda semplice ma profonda: “Chi è stato ferito, e come possiamo riparare?”

Attraverso il dialogo, l’ascolto e la responsabilità, si crea uno spazio sicuro in cui la vittima può raccontare cosa ha provato e cosa ha perso. L’autore del reato può capire davvero il danno che ha causato, si impegna a riparare, in modo concreto o simbolico. Questa forma di giustizia non cancella l’errore, ma dà la possibilità di ricominciare, di guarire e di costruire qualcosa di nuovo. È una giustizia che unisce invece di dividere, che educa invece di punire.

DURATA

Il progetto, se presentato a scuola, ha la durata dell’anno scolastico.

La giustizia riparativa non ignora il reato, né minimizza la sofferenza, ma prova a guardare più a fondo, per capire cosa è successo, perché, e come si può rimediare davvero.

Al centro non ci sono solo le leggi, ma le persone: chi ha subito un torto, chi lo ha commesso, e chi vive intorno a loro.

La giustizia riparativa si basa sul dialogo: quando le persone coinvolte accettano di incontrarsi, guidate da un mediatore esperto, possono raccontare la loro verità. Insieme, si cerca una forma di riparazione.

Può essere un gesto concreto, come restituire qualcosa, offrire aiuto, chiedere scusa in modo sincero. Ma può anche essere qualcosa di simbolico: un impegno, un cambiamento, una promessa. Non si tratta di “perdonare per forza”, ma di riconoscere l’umanità dell’altro, anche quando ha sbagliato. Questa giustizia non cancella il passato, ma cerca di costruire il futuro visto come opportunità.

VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Il Centro Ologea considera di importanza fondamentale affrontare la realtà della violenza sulle donne che è diventata insostenibile per il profondo disagio psicologico che causa e per l’emarginazione sociale subita dalla donna che si sente “derubata” della sua dignità e incapace di riconoscersi quale risorsa per la società.

Il nostro progetto, pensato appositamente per le donne che hanno subito/subiscono violenza, mira ad avviare assieme a loro un cammino di crescita, caratterizzato da comportamenti consapevoli, da una partecipazione attiva e impegnata su diversi fronti: personale, emozionale, interpersonale, lavorativo, legale e sociale.

Le donne coinvolte nel progetto, possono sviluppare nuove competenze; maturare una maggiore consapevolezza dei loro diritti; diventare testimoni di un nuovo modello sociale che rigetta la violenza nei confronti della donna stessa declinata nelle diverse sfaccettature e promuove l’ascolto, il dialogo e il confronto tra i due sessi.

DURATA

Il progetto ha durata ciclica nel corso dell’anno scolastico.

I dati ISTAT sulla violenza contro le donne relativi al 2025 non sono ancora disponibili, in quanto le rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Statistica vengono pubblicate con un certo ritardo. Tuttavia, è possibile fare riferimento ai dati più recenti disponibili che risalgono al 2024.

Negli ultimi 5 anni, il 4,9% delle donne ha subito violenza dal partner o ex partner. Questo dato evidenzia come la violenza domestica sia una realtà presente e rilevante. Circa il 6,4% delle donne ha subito violenza sessuale nel corso della vita. In particolare, 246 mila donne hanno subito stupri o tentati stupri, di cui 136 mila stupri e circa 163 mila tentati stupri. Nonostante si registrino segnali di miglioramento come la diminuzione della violenza fisica e sessuale da parte dei partner e degli ex partner, lo zoccolo duro della violenza permane nelle sue forme più gravi.

Le donne del Friuli-Venezia Giulia saranno costantemente informate sulle iniziative poste in essere dalle Associazioni del Terzo Settore che riguardano la donna e la sua presa di coscienza verso gli stereotipi di genere e le forme di aiuto pubbliche e private, in caso di necessità.
Il Centro Ologea vuole contribuire al cambiamento culturale attraverso iniziative informative ed educative a vari livelli, per dare rilievo al bisogno di riconoscimento da parte della donna del suo valore: diventa prioritario aiutare le donne che vivono l’esperienza della violenza.

È fondamentale valorizzare e incentivare la cultura della denuncia superando il silenzio e la vergogna; in secondo luogo superare gli atteggiamenti sociali stereotipati sostituendoli con l’apertura al dialogo-confronto alla pari tra uomo e donna, al fine di recuperare anche la figura dell’uomo.
La popolazione ha, dal canto suo, la possibilità di approfondire le tematiche sociali delle diversità di genere, di partecipare agli eventi specifici e di contribuire ad una massima diffusione delle occasioni di crescita anche per la componente maschile.

CORSI

FORMAZIONE

IL CORPO PARLA, IL CORPO ASCOLTA

DIFESA PERSONALE

La Forza della Difesa Intelligente

Ju-Jitsu è un’arte marziale estremamente efficace basata su principi di leva, controllo e utilizzo della forza dell’avversario. È una delle discipline più complete per la difesa personale, in quanto permette di neutralizzare avversari più forti e aggressivi con strategie intelligenti e controllate, quindi particolarmente indicato per le donne.

GIORNI E ORARI

Il corso di 10 lezioni della durata di 1 ora, inizierà a settembre con data da definire, il lunedì dalle ore 19.00 alle ore 20.00.

Nato in Giappone come sistema di combattimento dei samurai, si è evoluto nel tempo in diverse varianti, tra cui il Ju-Jitsu tradizionale, il Jiu-Jitsu brasiliano (BJJ) e il Ju-Jitsu moderno, adattato per la difesa urbana. Ecco alcune peculiarità di questa disciplina:
  • Utilizzo della forza dell’avversario: il Ju-Jitsu insegna a sfruttare il peso e il movimento dell’aggressore per difendersi, senza dipendere dalla forza fisica.
  • Tecniche di leva e controllo: le proiezioni, leve articolari e immobilizzazioni permettono di neutralizzare l’avversario in modo efficace.
  • Difesa da attacchi reali: prevede tecniche per contrastare prese, strangolamenti, colpi e attacchi con armi.
  • Adattabilità e fluidità: non si basa su schemi rigidi, ma su reazioni istintive e adattabili alle situazioni reali.
  • Sopravvivenza e disimpegno: l’obiettivo non è solo vincere un combattimento, ma anche mettersi in sicurezza nel minor tempo possibile.

TAI CHI CHUAN

L'arte dell'energia

Il Tai Chi Chuan, composto da parole che significano “via marziale più alta“, rappresenta un percorso verso l’equilibrio tra corpo e mente. È una disciplina accessibile a tutti, basata su movimenti lenti e armoniosi che sviluppano la forza interiore (Chi), ritenuta superiore a quella muscolare. I maestri orientali insegnano a essere “morbidi fuori e duri dentro”.

GIORNI, ORARI E DURATA

I corsi inizieranno a settembre con data da definirsi, nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 19.00 alle 20.00. Il corso prevede 20 lezioni della durata di 1 ora.

PARTECIPAZIONE AL CORSO

Il numero minimo di iscritti per l’avvio del corso è di 6 persone, per un massimo di 8 persone.

EDUCAZIONE

COLTIVARE VALORI, COMPORTAMENTI E RELAZIONI AUTENTICHE

SCUOLA DELL'INFANZIA

Corsi per docenti

La scuola dell’infanzia rappresenta una delle possibilità fondamentali di formazione per il bambino e costituisce la pietra angolare della sua cognitività e emotività. Seguire la formazione integrale del bambino dai 3 ai 6 anni significa rispettare il suo diritto all’educazione, alla socializzazione e all’impostazione delle coordinate che andranno a strutturare la sua personalità.

La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, l’autonomia, la creatività e l’apprendimento.

Ampio spazio viene dato all’uguaglianza delle opportunità formative nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori ai quali la scuola si affianca contribuendo alla crescita armoniosa del bambino. L’autonomia e l’unitarietà didattica e pedagogica, realizzano il profilo educativo e la continuità con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria. La responsabilità dell’insegnante è significativa sotto tutti i punti di vista e necessita una preparazione, una professionalità e un aggiornamento

OLOGEA è oltremodo sensibile alla costruzione e promotore della professionalità del docente e prevede – nel suo calendario – la presentazione di corsi di didattica innovativa coniugata con le neuroscienze, al fine di proporre ai professionisti dell’educazione un punto di vista altro e nuovo.

DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59, art.1

SCUOLA PRIMARIA

Corsi per docenti
I corsi sono progettati per valorizzare la diversità individuale degli alunni e promuovere il loro sviluppo integrale. La scuola, intesa come istituzione educativa, rielabora gli stimoli culturali e pedagogici dell’ambiente per favorire la crescita degli scolari, tenendo conto del contesto familiare, psicologico e culturale in cui si inseriscono.

Un elemento chiave nella didattica è l’approccio enattivo, che considera l’organismo nella sua totalità (percezione, memoria, emozione) e valorizza la relazione tra insegnante e alunno. In questa prospettiva, l’educazione non è un processo unidirezionale, ma un’interazione reciproca in cui l’insegnante-educatore e l’educando coesistono e coevolvono. L’apprendimento diventa così un processo di adattamento costante, basato su una relazione intersoggettiva in cui entrambe le parti collaborano attivamente.

L’educazione, inoltre, non si limita alla trasmissione di conoscenze, ma punta alla costruzione di una governance condivisa tra insegnante e studenti, favorendo un modello di apprendimento cooperativo. I corsi proposti da Ologea si allineano alle nuove indicazioni curriculari, ponendo al centro concetti chiave come competenze, assi culturali e campi di esperienza, con l’obiettivo di promuovere il benessere e la realizzazione della persona.

DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59, art.1

EDUCAZIONE ALLA RESILIENZA

Affrontare il cambiamento, superare le difficoltà, costruire forza interiore

La resilienza è una capacità fondamentale dell’essere umano che permette di affrontare le difficoltà, adattarsi ai cambiamenti e uscire rafforzati dalle esperienze avverse. Non si tratta solo di resistere alle difficoltà, ma di trasformarle in opportunità di crescita, imparando da esse per costruire il futuro: in psicologia, viene definita come la capacità di far fronte a eventi traumatici, superarli e trarne forza per il futuro.

DESTINATARI

Sono previsti corsi rivolti ai giovani, agli adulti e agli over 65 presso il centro Ologea e presso i comuni interesasti.

ORARI E DURATA

I corsi vengono svolti nella fascia oraria tardo pomeridiana o serale. La durata del corso prevede 5 incontri di 1 ora e mezza l’uno.

Essere resilienti non significa evitare il dolore o negare la sofferenza, ma saper trasformare le difficoltà in occasioni di apprendimento; di fatto ogni crisi può essere un’opportunità per sviluppare nuove abilità, rafforzare la propria determinazione e costruire un’identità più forte e consapevole.

La resilienza è un percorso di crescita che accompagna l’individuo lungo tutta la vita, è un processo dinamico che coinvolge fattori biologici, psicologici e sociali: la resilienza non è una dote innata, ma una qualità che si sviluppa nel tempo.

Nell’arco dell’ infanzia è un comportamento intuitivo, influenzato dal supporto familiare e dall’ambiente circostante; nell’adolescenza si rafforza e diventa un atto volontario, grazie all’acquisizione di esperienze e competenze emotive: il supporto sociale è cruciale per affrontare sfide come il fallimento scolastico o le difficoltà relazionali, infine, nell’età adulta diventa una caratteristica strutturata della personalità e permette di affrontare le avversità con consapevolezza e strategia.

TECNICHE EMDR

Rielaborare il trauma, integrare l’esperienza, favorire la guarigione

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un metodo psicoterapeutico utilizzato per trattare traumi e stress. Si basa sull’Elaborazione Adattiva delle Informazioni, secondo cui il cervello ha una naturale capacità di elaborare eventi negativi: in situazioni di stress traumatico, questo meccanismo può bloccarsi, lasciando i ricordi intrappolati con immagini, emozioni e sensazioni corporee.

L’EMDR è un metodo sviluppato da Francine Shapiro che riattiva l’elaborazione di questi ricordi attraverso movimenti oculari guidati, facilitando il processo di guarigione e riducendo la sofferenza psicologica.

È utilizzato per trattare traumi di vario tipo, dai piccoli eventi stressanti ai disastri naturali e violenze gravi.

Scientificamente riconosciuto come metodo efficace, l’EMDR è stato approvato da istituzioni come l’American Psychological Association e l’OMS. In Italia è sempre più diffuso nelle strutture sanitarie pubbliche e private.

DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59, art.1

ORIENTAMENTO PROFESSIONALE

Intervento di supporto alla persona

È un percorso strutturato che aiuta la persona a esplorare e definire il proprio progetto lavorativo, tenendo conto delle proprie caratteristiche personali, competenze, interessi e del contesto socio-economico. L’intervento mira a: favorire la consapevolezza di sé (valori, attitudini, capacità); a identificare e valorizzare le competenze acquisite (formali e informali); a esplorare le opportunità formative e lavorative disponibili; a sostenere la scelta o il cambiamento professionale in modo realistico e motivato; accrescere il senso dell’autoefficacia e dell’autonomia decisionale.

Il colloquio di orientamento professionale si articola in diverse fasi relative all’esplorazione guidata delle esperienze, delle competenze, degli interessi e delle attitudini personali attraverso strumenti come test, colloqui e analisi del curriculum.

Vengono presentati e valutati i percorsi professionali e formativi possibili, con attenzione alle tendenze del mercato del lavoro e alla coerenza con il profilo della persona.

Successiva a queste fasi si definisce un piano concreto d’azione, che può includere la formazione, la ricerca attiva del lavoro, il miglioramento del curriculum e la preparazione ai colloqui. Da ultimo, dopo l’avvio del percorso, è previsto un accompagnamento per verificare l’andamento, fornire supporto nelle difficoltà e, se necessario, riorientare le strategie.

ORIENTAMENTO ALLO STUDIO

Colloquio

Il colloquio di orientamento alla scelta di studio rappresenta un momento fondamentale nel percorso di crescita di ogni studente, soprattutto in fase di transizione tra un ordine di scuola e l’altro, o nel passaggio verso l’università o il mondo del lavoro. Questo tipo di incontro, guidato da un professionista esperto in orientamento scolastico e professionale, offre uno spazio di ascolto, di riflessione e di confronto per aiutare il giovane a prendere decisioni consapevoli e coerenti con le proprie inclinazioni, capacità e aspirazioni future.

Il colloquio di orientamento è utile anche per approfondire la conoscenza delle diverse opportunità formative disponibili, valutandone realisticamente contenuti, sbocchi professionali e coerenza con gli obiettivi personali.

Uno degli aspetti più utili del colloquio è la possibilità di fare chiarezza dentro se stessi: lo studente viene accompagnato nell’esplorazione delle proprie attitudini, interessi, punti di forza e aree di miglioramento.

Attraverso strumenti quali questionari motivazionali e il dialogo guidato, emergono informazioni preziose che permettono di delineare un profilo personale su cui basare una scelta di studio più consapevole e soddisfacente.

Un orientamento ben fatto, quindi, non si limita a “indirizzare”, ma accompagna il ragazzo in un processo di autodeterminazione, favorendo il senso dell’autoefficacia per una crescita personale oltre che scolastica.

PSICOPEDAGOGIA

Colloqui in presenza o a distanza

I colloqui psicopedagogici sono un supporto fondamentale alla persona lungo tutto il suo percorso di vita. La relazione che si crea nello spazio dei colloqui comporta un “gioco cooperativo” tra le due parti per realizzare una collaborazione stabile, per accrescere la motivazione a migliorare e superare le difficoltà che possono ostacolare il percorso della vita: ciò comporta la ricerca delle soluzioni ai problemi e il cambiamento di prospettiva per riscoprire il gusto della vita stessa.

Nello specifico la preadolescenza e l’adolescenza sono un arco di tempo complesso che richiede particolare attenzione da parte dell’adulto che accompagna l’adolescente nel processo di crescita, aiutandolo a sviluppare consapevolezza e capacità decisionali.

Allo stesso tempo, l’adolescente ha un compito fondamentale di diventare consapevole delle proprie scelte e comprendere che ogni decisione può influenzare il suo percorso di vita.

I colloqui sono personalizzati e calibrati sulle esigenze della persona per il supporto emotivo alle difficoltà legate alle situazioni di vita, scolastiche e sportive. Viene dato risalto alla tematica legata alla gestione del tempo, alle relazioni interpersonali, lavorative e sociali. Si ritiene fondamentale curare l’aspetto esperienziale che promuove il cambiamento stabile e duraturo nel tempo.

DIDATTICA

STRUMENTI, METODI E PERCORSI PER IMPARARE DAVVERO

CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE DIGITALI

Nuova ICDL

ICDL è una sigla con la quale si indica, per brevità, la International Computer Driving Licence, uno standard internazionale per la certificazione delle competenze digitali di uso del computer: il programma ICDL è oggi articolato in un’ampia gamma di certificazioni che permettono di attestare le conoscenze e le competenze d’uso degli strumenti digitali con varie specializzazioni e su diversi livelli di approfondimento.

LIVELLI DI APPROFONDIMENTO

  1. Livello introduttivo o propedeutico (e-Citizen)
  2. Alfabetizzazione digitale (4 esami, ICDL Base)
  3. Competenza digitale (7 esami, ICDL Full Standard, il livello di riferimento più noto e diffuso nel mondo)
  4. Competenza avanzata (ICDL Advanced / Expert)

Le certificazioni ICDL hanno in comune le caratteristiche che riguardano le competenze di uso del computer (non le competenze specialistiche degli informatici di professione); il “software independent”, cioè la capacità di uso del computer facendo astrazione dal software specifico che si può utilizzare. Le prove di esame fanno sempre riferimento a più di un ambiente software, tra quelli disponibili sul mercato e le certificazioni hanno diffusione internazionale.

Il percorso ICDL prevede, inoltre, il modulo di AI generativa e DigiComp 2.2.

L’aggiornamento del quadro DigComp 2.2 rappresenta un passo significativo nella promozione di una maggiore comprensione delle sfide etiche, ambientali e di privacy associate alle tecnologie emergenti. L’obiettivo perseguito è garantire che tutti i cittadini possano usare le tecnologie digitali, inclusi i sistemi di IA, con competenza e senso critico: questo implica migliorare la comprensione dell’IA, delle sue potenzialità e dei suoi limiti, nonché promuovere un’alfabetizzazione digitale inclusiva e accessibile a tutti i livelli della società.

L’AICA – Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico dal 1998 è l’Operatore Nazionale della ICDL Foundation per l’Italia e ha il ruolo di gestore delle certificazioni ICDL nel nostro Paese, oltre a garantire la qualità e la credibilità del processo di certificazione ICDL e la qualificazione di tutte le sedi istituzionali.

APPRENDIMENTO INNOVATIVO

Sperimentare, adattarsi e crescere oltre i confini tradizionali

Le scienze cognitive nascono dall’incontro di diverse discipline come l’intelligenza artificiale, la filosofia della mente, le neuroscienze e la psicologia, accomunate dallo studio della mente. L’apprendimento, secondo questa visione, è un processo intenzionale che coinvolge non solo la cognizione, ma anche la storia personale e l’emotività.

I destinatari sono gli studenti e i docenti già formati, sebbene gli obiettivi da raggiungere siano diversificati tra i due protagonisti della formazione didattica.

I corsi sono proposti a cicli durante l’anno scolastico e sono svolti con studenti inseriti in gruppi piccoli, in classe e in forma laboratoriale.

Un approccio innovativo è quello enattivo, elaborato da F.J. Varela, che considera l’individuo nella sua totalità (percezione, memoria, emozione) all’interno dell’ambiente in cui vive. Questo modello valorizza la relazione intersoggettiva, in cui ogni persona esprime se stessa, riconosce i punti di forza e i propri limiti considerandoli aree di miglioramento.

La relazione educativa è vista come un’interazione co-evolutiva tra maestro e allievo, dove entrambi influenzano reciprocamente il proprio sviluppo, senza che uno prevalga sull’altro.

L’integrazione di un approccio coevolutivo tra docente e studente è un processo chiave dove il docente non è un semplice trasmettitore di conoscenze, ma un facilitatore che supporta l’allievo nel suo percorso formativo, adattando continuamente metodi e strategie in base alle esigenze e alle reazioni dello studente. Questo scambio dinamico permette di stimolare tre aspetti fondamentali: curiosità; interesse e motivazione.

L’uso delle nuove tecnologie può supportare la didattica online, rendendo l’istruzione più efficace e funzionale agli obiettivi pedagogici della scuola e permette, inoltre, di costruire un ambiente di apprendimento più stimolante e inclusivo. L’istruzione del futuro dovrà essere sempre più flessibile e adattiva, in grado di valorizzare le potenzialità di ogni studente, sviluppando competenze critiche, creative e collaborative.

SPAZI

PUOI AFFITTARLI!!

SPAZIO BAMBINI

È lo spazio “speciale” per i bambini dove loro partecipano alla lettura di fiabe, racconti, all’attività della filosofia per bambini e ai colloqui tra genitori e figli.

SEGRETERIA

La segreteria è il luogo delle iscrizioni, delle richieste di informazioni e delle indicazioni fornite per recarsi nelle sale dove vengono svolte le attività.

SALA D'ATTESA

Questo spazio è adibito all’accoglienza calorosa delle persone che possono intrattenersi, prima dei corsi, gustando le bevande naturali offerte dal centro.

SALA PROGETTI

È la sala dove progettiamo le nostre idee e le trasformiamo in corsi, progetti, attività culturali, serate su tematiche di carattere sociale, psicologico, emozionale.

SALA CORSI

In questo spazio vengono svolte le attività del Tai Chi Chuan, Difesa Personale, delle serate a tema e delle diverse attività che caratterizzano il centro.

SALA COLLOQUI

In questa stanza accogliamo le persone per i colloqui, individuali, di coppia, tra genitori e figli al fine di trovare le soluzioni alle loro situazioni di vita.

CHI SIAMO

La dott.ssa De Agostini Alcea Giuliana, psicopedagogista, psicologa clinica ed educativa, nonché docente nella scuola secondaria di secondo grado, è l’ideatrice del Centro OLOGEA. Animata da una profonda convinzione nel valore del lavoro del team, ha costruito una solida rete di collaborazioni basata sulla passione per la propria professione, sull’amore per il ruolo educativo e sulla capacità di trasformare le idee in progetti concreti.

Il suo impegno costante si riflette nella determinazione a rendere realizzabili anche i sogni più ambiziosi, soprattutto nei contesti della scuola, del sociale e della famiglia.

Alla base della filosofia di OLOGEA vi è un principio fondamentale: la centralità della persona. Ogni intervento parte dalla singolarità dell’individuo e si completa in essa, in un percorso che riconosce e valorizza l’unicità e la complessità di ciascuno. La persona è al centro di un ascolto attento, di uno sguardo empatico e di una presa in carico condivisa da parte di professionisti altamente qualificati.

Il Team OLOGEA unisce competenze specialistiche in modo sinergico per offrire risposte mirate, efficaci e personalizzate ai bisogni di ogni persona. La professionalità dei suoi membri è garantita da percorsi formativi qualificati: lauree in ambiti specifici, master, specializzazioni e continui aggiornamenti che assicurano un servizio attento, competente e sensibile alle diverse esigenze.

Al centro di ogni relazione – educativa, formativa o di supporto – ci sono l’ascolto autentico e l’empatia, pilastri fondamentali per costruire un incontro vero e significativo. Ascoltare, per noi, non significa soltanto “sentire” le parole dell’altro, ma accoglierle con presenza, apertura e rispetto. L’empatia, intesa come capacità di entrare in sintonia profonda con l’altro, è ciò che dà valore umano alla relazione e consente di costruire percorsi realmente aderenti alla persona.

Ogni intervento ha senso solo se la persona resta al centro: le attività proposte, così come le scelte educative e progettuali, nascono nel rispetto dei suoi tempi, accolgono i suoi sogni, riconoscono le sue fragilità e le aree di miglioramento. I percorsi sono costruiti, infatti, su misura, in un ambiente professionale, umano e accogliente.

OLOGEA propone un’esperienza formativa e relazionale che mette al centro la persona nella sua unicità e complessità. Offriamo percorsi formativi, didattici ed educativi pensati per accompagnare ciascuno nel trasformare la propria storia – anche segnata da difficoltà – in un’opportunità di crescita personale, professionale ed esistenziale.

Attraverso progetti diversificati e servizi di supporto dedicati, rispondiamo ai bisogni concreti delle persone in ogni fase della vita, con attenzione particolare alla dimensione emotiva, relazionale e cognitiva.
La nostra proposta si fonda su una formazione concreta, alimentata dalla scienza, sostenuta dalle più recenti ricerche neuroscientifiche e arricchita dalle possibilità offerte dal digitale. Usiamo le tecnologie in modo consapevole per rendere l’apprendimento più accessibile, flessibile e inclusivo, senza mai perdere di vista il valore della relazione educativa.

Crediamo che ogni persona abbia bisogno di ascolto, guida e riconoscimento. Per questo, costruiamo spazi e percorsi che favoriscano un apprendimento autentico, capace di generare consapevolezza, autonomia e senso.

Oggi i docenti, nello specifico, si confrontano con sfide educative sempre più complesse, in una scuola che è diventata un contesto dinamico e ricco di bisogni individuali. L’esperienza maturata nel tempo rappresenta una risorsa fondamentale, ma necessita di continuo aggiornamento che renda possibile la costruzione di una didattica davvero inclusiva e attenta alle diversità.

I bambini e gli adolescenti richiedono soprattutto ascolto, presenza e comprensione; gli studenti in difficoltà hanno bisogno di approcci educativi personalizzati. In questo scenario, la figura dell’adulto educante – docente, formatore, educatore – diventa un punto di riferimento, capace di costruire relazioni significative. OLOGEA si impegna a creare percorsi di crescita autentica e consapevole, offrendo strumenti per dare senso alle esperienze e valore alla formazione.

OLOGEA si rivolge a docenti, educatori, genitori, studenti, persone diversamente abili, ragazzi, over65, cittadini e a chiunque senta dentro di sé il desiderio di crescere, formarsi, ascoltare i propri bisogni e quelli degli altri.

Il nostro obiettivo è accompagnare ogni persona in un percorso di consapevolezza e di sviluppo, attraverso strategie innovative, percorsi formativi coinvolgenti e strumenti per migliorare le competenze relazionali, emotive e professionali. Un’attenzione speciale è rivolta alla fascia degli “over 65”: persone ricche di esperienza, desiderose di mettersi ancora in gioco, aperte al dialogo e portatrici di una saggezza preziosa. Con loro costruiamo percorsi che valorizzano il passato e proiettano verso il futuro.

Saper riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, affermarsi nel rispetto degli altri, senza rinunciare alla propria autenticità: questa è la chiave per diventare protagonisti consapevoli e unici delle proprie relazioni. In un mondo sempre più frenetico la capacità di vivere le emozioni con lucidità e rispetto diventa un atto rivoluzionario, un modo per restare fedeli a se stessi senza perdere la connessione con l’altro. Crediamo profondamente che ogni persona possieda dentro di sé le risorse necessarie per evolvere: spesso queste risorse sono latenti causa condizionamenti, paure o difficoltà, ma possono essere riportate alla luce e apportare un cambiamento sostanziale alla qualità della vita personale.

Ogni relazione che costruiamo è un’opportunità unica di incontro e trasformazione. Non esistono relazioni “standard”, perché ciascuno di noi è irripetibile. Ogni legame, ogni interazione, porta con sé il potenziale di qualcosa di originale: un incontro che non si ripeterà mai nello stesso modo, come un’impronta digitale.